Il Natale è la festa che si aspetta ogni anno con rinnovata letizia. Per i ragazzi, soprattutto, è motivo di gradita attesa, non solo per le due settimane di vacanza scolastica ma anche per il felice momento di aggregazione familiare e per la festosa occasione di ricevere regali. La festività, pur cadendo nel periodo più freddo e più buio dell’anno, mette addosso quell’indicibile allegria e quell’immensa armonia, altrimenti riscontrabili nel periodo caldo delle gaie vacanze estive. Durante il periodo natalizio, ognuno sembra essere in pace con se stesso ed avverte nell’aria un senso di equilibrata serenità. Insomma, al di là di ogni consumata retorica, è veramente la festa più bella dell’anno. Quasi a ricercare questo festoso clima, ad inseguirlo e a raggiungerlo al più presto, come se fossimo in ritardo, ogni anno sembra che la festa venga anticipata, ma forse è solo per farla durare più a lungo. Un tempo la data dell’otto dicembre segnava l’inizio dei preparativi alle festività natalizie, oggi sembra che tale limite sia stato abbondantemente anticipato. Infatti, già da qualche anno, gli spot televisivi iniziano a mostrarci immagini relative al periodo, circa due mesi prima. Di conseguenza, anche i negozi delle nostre città addobbano con anticipo, rispetto al passato, le loro vetrine, per catturare la nostra attenzione e, soprattutto, il contenuto delle nostre tasche, mentre nelle case danno già spettacolo, agli angoli di balconi e di finestre, le luci multicolori degli abeti vestiti a festa.
Comunque, a prescindere da ogni altro significato, il Natale rievoca, per tutto il mondo Cristiano, la nascita di Nostro Signore Gesù Cristo, avvenuta circa duemila anni orsono. Scienziati e teologi si cimentano da tempo per dare una precisa risposta circa l’esatto momento dell’avvenimento. E, mentre per questi ultimi la data della nascita di Gesù Cristo resta fissata tradizionalmente alla mezzanotte del 24 dicembre di millenovecentonovantotto anni fa, per la scienza sembra che questa data debba essere anticipata, non solo di qualche anno, ma anche di qualche mese. A sostegno di questa tesi, il mondo scientifico prende come punto fermo il riscontro storico dell’epoca (la strage degli innocenti ordita da Erode, il censimento della popolazione palestinese ordinato dall’imperatore Augusto e la data di morte dello stesso Erode) ed il verificarsi di un fenomeno astronomico di grande rilevanza, come il passaggio di una cometa. Analizzando, pertanto, i vari punti, si è scoperto che la strage degli innocenti avvenne intorno all’anno 7 a.C., che il censimento è stato datato intorno all’anno 6 a.C., che la morte di Erode avvenne nella primavera del 4 a.C., che la cometa di Halley, conosciuta già all’epoca, passò nei cieli della Palestina, tra l’agosto e l’ottobre del 12 a.C., mentre c’è traccia di un’altra cometa, apparsa nella costellazione del Capricorno, tra il marzo ed il maggio del 5 a.C..Da quest’analisi, per far combaciare le varie tessere del mosaico, appare evidente che la nascita di Gesù possa essere tranquillamente collocata tra l’anno 7 e l’anno 5 a.C.. Ed è plausibile che, date le conoscenze dell’epoca, Dionigi il piccolo, il monaco sciita che nel VI secolo datò la nascita del figlio di Dio, sia incorso in qualche errore. In tal caso, oggi saremmo già oltre l’anno 2010.
Comunque, a prescindere da ogni altro significato, il Natale rievoca, per tutto il mondo Cristiano, la nascita di Nostro Signore Gesù Cristo, avvenuta circa duemila anni orsono. Scienziati e teologi si cimentano da tempo per dare una precisa risposta circa l’esatto momento dell’avvenimento. E, mentre per questi ultimi la data della nascita di Gesù Cristo resta fissata tradizionalmente alla mezzanotte del 24 dicembre di millenovecentonovantotto anni fa, per la scienza sembra che questa data debba essere anticipata, non solo di qualche anno, ma anche di qualche mese. A sostegno di questa tesi, il mondo scientifico prende come punto fermo il riscontro storico dell’epoca (la strage degli innocenti ordita da Erode, il censimento della popolazione palestinese ordinato dall’imperatore Augusto e la data di morte dello stesso Erode) ed il verificarsi di un fenomeno astronomico di grande rilevanza, come il passaggio di una cometa. Analizzando, pertanto, i vari punti, si è scoperto che la strage degli innocenti avvenne intorno all’anno 7 a.C., che il censimento è stato datato intorno all’anno 6 a.C., che la morte di Erode avvenne nella primavera del 4 a.C., che la cometa di Halley, conosciuta già all’epoca, passò nei cieli della Palestina, tra l’agosto e l’ottobre del 12 a.C., mentre c’è traccia di un’altra cometa, apparsa nella costellazione del Capricorno, tra il marzo ed il maggio del 5 a.C..Da quest’analisi, per far combaciare le varie tessere del mosaico, appare evidente che la nascita di Gesù possa essere tranquillamente collocata tra l’anno 7 e l’anno 5 a.C.. Ed è plausibile che, date le conoscenze dell’epoca, Dionigi il piccolo, il monaco sciita che nel VI secolo datò la nascita del figlio di Dio, sia incorso in qualche errore. In tal caso, oggi saremmo già oltre l’anno 2010.